l laminato non è un parquet, ma riproduce fedelmente le principali essenze legnose con risultati eccellenti sul piano estetico.
Un tipo di laminato è composto da un film protettivo molto resistente, da un foglio decorativo che imita l’essenza lignea, da un pannello di resina e
fibra di legno (HDF) e da una controbilanciatura che contribuisce a mantenere la stabilità del prodotto.
Rappresenta quindi la scelta ideale per chi desidera un pavimento effetto parquet risparmiando tempo e costi.
Oltre ad essere veloce da posare e più economico rispetto al parquet, il pavimento in laminato presenta anche altri vantaggi:
• è caratterizzato da un’elevata resistenza al calpestio e all’usura;
• non subisce variazioni di colore con l’esposizione alla luce;
• richiede una scarsa manutenzione.
Altri fattori importanti da valutare per effettuare una scelta corretta sono resistenza e spessore del laminato.
Ad esempio, la resistenza al calpestio del tipo di laminato che stiamo esaminando è indicata dalla sigla AC seguita da un numero da 1 a 5.
I laminati sono disponibili con spessori variabili da 6 a 12 mm: più alto è tale valore e maggiore sarà la robustezza del materiale.
La posa in opera si realizza velocemente senza la necessità di rimuovere il vecchio pavimento.
La tecnica utilizzata è quella flottante senza colla:
i singoli elementi sono fissati tra loro ad incastro e appoggiati al piano di posa preventivamente coperto da un foglio di materiale isolante che garantisce l’elasticità complessiva
del pavimento e attenua i rumori.
Una volta acquistato il materiale occorrente, la posa in opera può essere effettuata anche in modalità fai-da-te, come consiglia Leroy Merlin.
Ecco alcuni consigli utili per garantirsi pavimenti perfetti e duraturi.
Al momento dell’ordine considerare che la quantità di fornitura dovrà tenere conto degli scarti derivanti dalla posa e della necessità di avere una
scorta in caso dovessero rendersi necessarie riparazioni nel corso del tempo.
Il consiglio è di stimare almeno il 10% in più di prodotto rispetto alla metratura necessaria.
Una regola che vale per tutti: posando un parquet o un pavimento in laminato è necessario lasciare lungo il perimetro del locale uno spazio vuoto di circa 1 cm al fine di consentire
eventuali assestamenti. Tale spazio verrà in seguito coperto dal battiscopa.
I pezzi speciali sono importanti perché servono per completare il lavoro di pavimentazione.
Ai battiscopa si aggiungono i coprisoglia da applicare nel passaggio da una stanza all’altra, i profili di dilatazione per consentire il movimento
di assestamento del pavimento, i profili di raccordo per separare due tipi di pavimenti diversi e i profili gradino per le scale.
Nella scelta della pavimentazione dei nostri interni, i pavimenti in laminato riscuotono buon successo, per la loro somiglianza con il cugino più nobile, il parquet, per il basso costo e per la semplicità di posa in opera che può essere anche compiuta con il fai da te.
Per la posa in opera c’è da fare attenzione in riferimento ad alcuni aspetti:
• Tipologie del tappetino isolante
• Vie di fuga e giunzioni
• Sigillatura.
Sul mercato sono presenti diverse tipologie di strati isolanti a secondo dell’uso e delle caratteristiche dei locali dove andremo a posare il pavimento in laminato.
• Polistirene da 2 mm, è consigliato per piccoli ambienti domestici, si vende in rotoli ed è utilizzabile
con laminati di spessore fino ad 1 mm, riduce, in modo non consistente (circa 16 Db), il rumore da calpestio, necessita di un foglio di polietilene contro l’umidità.
• Fibra cellulosa da 5 mm, è consigliato per pose professionali in qualsiasi ambiente anche non lineare, richiede la posa di un foglio di
polietilene PE per interrompere la risalita di umidità, buona capacità fonoassorbente (circa 19 Db).
• Polistirene da 3 mm in rotoli, utilizzato per laminati da 2 mm, è consigliato per ambienti di media
grandezza, associato ad un foglio di polietilene PE contro la risalita di umidità, la fono assorbenza è di circa 18 Db.
• Polistirene da 3 mm in fogli, adatto per fondi non lineari richiede un foglio di polietilene per la
risalita dell’umidità, capacità fonoassorbente pari a 22 Db circa e resistenza al fuoco classe B2, presenta una struttura a celle chiuse.
• Polistirene + Polietilene da 2,2 mm in rotoli, adatto per qualsiasi tipologia di ambiente composto
di polistirene espanso con barriera di polietilene integrata, di facile posa, buona fonoassorbenza.
• Polistirene + Alluminio da 2 mm in rotoli, utilizzato per laminati fino a 2 mm, facile
la posa per il bordo esterno adesivo, resistenza al fuoco classe B2.
• Sughero da 2 mm in rotoli, prodotto completamente ecologico, necessita di uno strato di polietilene per
l’umidità, antistatico, per laminati fino a 2 mm.
Importante durante la posa in opera di un pavimento in laminato è lasciare sempre delle fughe, per essere più precisi, giunti di
dilatazione, tra il laminato e le pareti perché questa tipologia di pavimentazione è soggetta a dilatazioni a seconda dei cambiamenti di temperatura e del grado di umidità, dilatazioni
impercettibili, ma che potrebbero causare la rottura del materiale.
È indispensabile quindi distanziarci di almeno 1cm - 1,5cm dalle pareti e coprire questi spazi con battiscopa di legno, numerose sono le tipologie in base alle
nostre esigenze.
Per evitare infiltrazioni d’acqua al di sotto della nostra pavimentazione, è necessario sigillare le giunzioni
tra le doghe prima di unirle, è possibile usare il sigillante impermeabile, sostanza a base di silicone che non incolla, in modo da creare così una barriera contro le infiltrazioni.
Da non dimenticare è che se ci avventuriamo nel fai da te è importante richiedere sempre la scheda tecnica del prodotto che stiamo per acquistare all’interno della
quale ci sono tutte le spiegazioni sui materiali e come utilizzarli.